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Così è se vi pare (di Luigi Pirandello) – riassunto

Nella dimora degli Agazzi si vive un momento di intenso dibattito. Tutti sono immersi nella discussione riguardante l’identità della dama che accompagna il signor Ponza, genero della casa. Ponza sostiene con fermezza che la donna al suo fianco sia la sua seconda consorte, mentre l’anziana signora Frola, che si dice essere sua suocera, afferma che la donna non sia altri che la sua prima moglie.

La curiosità si infittisce e si espande come un’onda tra i presenti. La signora Frola, con un filo di voce tremolante, narra una storia straziante: sua figlia sarebbe perita durante un devastante terremoto, spingendo così Ponza a risposarsi. Ponza, dall’altro canto, con uno sguardo pieno di disperazione, insiste che la signora Frola sia perduta nella sua follia, credendo che la figlia, ormai defunta, sia ancora tra i vivi.

Nel tentativo di gettare luce su questo misterioso intreccio, il consigliere Agazzi si erge a investigatore. Incomincia interrogando la signora Frola, che, con una calma sofferta, ribadisce la sua versione dei fatti. Poi, si rivolge a Ponza, che con fermezza mantiene il suo racconto.

Le indagini, tuttavia, non portano a una verità inequivocabile, bensì gettano ulteriore benzina sul fuoco dell’intrigo. La comunità si divide: alcuni appoggiano la versione di Ponza, altri credono fermamente nelle parole della signora Frola.

Emergono dettagli inquietanti: Ponza tiene la presunta seconda moglie segregata dal mondo esterno. Questa rivelazione innesca un turbine di chiacchiere e supposizioni tra i cittadini, che si interrogano sulle vere motivazioni di tale isolamento. Ponza giustifica le sue azioni come un tentativo di proteggere la donna dalla supposta follia della signora Frola. Quest’ultima, per contro, afferma di voler semplicemente rispettare il desiderio della figlia di mantenere le distanze.

L’arrivo di un amico di lunga data della famiglia, il signor Sirelli, getta nuova luce sull’enigma. Con un misto di curiosità e determinazione, Sirelli si immerge nella vicenda, deciso a svelarne i segreti.

Nel frattempo, il pubblico si divide ulteriormente, oscillando tra dubbi e teorie. Un incontro viene organizzato nella speranza di dirimere la questione, ma l’evento si trasforma in un palcoscenico di tensioni inesplicabili, con le versioni dei protagonisti che rimangono diametralmente opposte.

La comunità inizia a interrogarsi sulla natura stessa della realtà, sfidando la propria percezione e giudizio. Sirelli, non demordendo, propone un incontro diretto con la misteriosa donna, sperando che la sua testimonianza possa offrire la chiave di volta del mistero.

Quando finalmente la donna si presenta, anziché fornire risposte, complica ulteriormente la trama. Con un comportamento che sembra riconoscere sia Ponza come suo sposo sia la signora Frola come sua madre, la donna avvolge l’intera vicenda in un velo ancora più fitto di ambiguità.

La confusione raggiunge il suo apice, e la verità sembra sfuggire come sabbia tra le dita. La comunità, esasperata e confusa, giunge alla dolorosa realizzazione che la verità è un mosaico di prospettive, ognuna modellata dall’esperienza e dalla convinzione individuale, lasciando ciascuno a riflettere sulla propria versione dei fatti in un vortice di incertezza e speculazione.