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Il mantello (di Dino Buzzati) – riassunto

“Il mantello” è un racconto di Dino Buzzati che fa parte della raccolta “60 racconti”

Riassunto

Giovanni, dopo un’assenza prolungata, fa ritorno a casa, scatenando un’ondata di sorpresa e gioia tra i suoi cari. È una giornata grigia di marzo, e il suo arrivo inaspettato porta un barlume di felicità nella routine familiare. La madre, intenta a sparecchiare, si interrompe bruscamente al suo apparire, esclamando con gioia e correndo ad abbracciarlo. Anche i suoi due fratelli minori, Anna e Pietro, esprimono la loro felicità con grida di gioia.

Nonostante il clima di festa, Giovanni appare insolitamente stanco e pallido, un dettaglio che non sfugge all’occhio attento della madre. Egli depone la sua pesante sciabola e, pur mantenendo il berretto di pelo in testa, si siede, mostrando un evidente stato di affaticamento. La madre, commossa e preoccupata, lo incita a mostrarsi, a condividere la gioia del suo ritorno, ma Giovanni sembra faticare persino a sorridere.

L’insistenza della madre nel volerlo vedere senza mantello svela la riluttanza di Giovanni a toglierlo, nonostante il caldo della casa. Egli si serrra nel mantello, un gesto di difesa che solleva sospetti e preoccupazioni. La sua affermazione di dover presto uscire aggiunge mistero al suo comportamento già enigmatico.

La conversazione si sposta su chi lo attende all’esterno: una figura misteriosa e inquietante che passeggiava avanti e indietro fuori dalla casa. La curiosità si mescola all’apprensione mentre Giovanni descrive il suo accompagnatore come un tipo particolare, evitando ulteriori dettagli e suscitando ancora più domande.

Giovanni elude le domande sulla sua condizione e sul suo misterioso compagno, cambiando argomento quando la madre tenta di indagare ulteriormente. La conversazione si sposta brevemente su Marietta, suggerendo una storia passata o un futuro che potrebbe non avverarsi.

Nonostante gli sforzi della madre di ricreare un senso di normalità, offrendogli cibo e bevande, Giovanni rimane distaccato, consumando la torta e il caffè con difficoltà. La proposta di visitare la sua camera rinnovata lo porta in un altro ambiente domestico, ma il suo entusiasmo rimane smorzato, e la sua preoccupazione per la figura esterna persiste.

La madre, disperata per comprendere il mutismo e la tristezza del figlio, lo incalza per ottenere risposte, ma Giovanni rimane evasivo, affermando la necessità di partire nuovamente. La scoperta del sangue sul suo mantello rivela una realtà tragica e sconcertante, lasciando la madre e i fratelli in uno stato di shock e incredulità.

Con un saluto affrettato e pieno di disperazione, Giovanni abbandona la casa, attraversa l’orto e si allontana a cavallo con la figura oscura, lasciando dietro di sé una famiglia in preda al dolore e alla confusione. La madre, ora consapevole della gravità della situazione, intuisce la vera identità dell’accompagnatore di Giovanni, comprendendo il destino ineluttabile che attende il figlio. La partenza di Giovanni segna un momento di profonda realizzazione e perdita, chiudendo il racconto con un senso di vuoto e tragedia che pervade la casa e i cuori di chi resta.