Menu Close

Il bosco sull’autostrada (di Italo Calvino) – riassunto


Il bosco sull’autostrada è un racconto scritto da Italo Calvino che fa parte della raccolta “Marcolvaldo e le stagioni in città”

La storia inizia con la famiglia di Marcovaldo che si ritrova senza legna per scaldarsi. Marcovaldo, determinato a trovare una soluzione, esce di casa nella notte fredda, armato di sega e isolato dal freddo da giornali infilati sotto i suoi vestiti.

Nel frattempo, ispirato da una fiaba, il figlio Michelino e i suoi fratelli decidono di trovare legna da ardere avventurandosi verso un “bosco” che scoprono essere in realtà un insieme di cartelloni pubblicitari lungo l’autostrada. I bambini, non avendo mai visto un vero bosco, scambiano i cartelloni per alberi e ne abbattano uno, credendo di aver trovato legna.

Quando Marcovaldo ritorna, sorpreso trova la stufa accesa grazie al “bosco” di cartelloni abbattuto dai figli. Decide quindi di andare lui stesso a tagliare altri “alberi” dall’autostrada.

La vicenda si complica quando l’agente di polizia Astolfo, inviato a indagare su segnalazioni di vandali che distruggono cartelloni pubblicitari, si imbatte in Marcovaldo. Astolfo, che ha problemi di vista ma non vuole ammetterlo per non compromettere la sua carriera, scambia Marcovaldo per parte di un cartellone pubblicitario. Convinto che la figura di Marcovaldo rappresenti l’immagine di una pubblicità, l’agente si allontana soddisfatto, permettendo a Marcovaldo di continuare il suo lavoro nonostante il malinteso.

La storia si conclude con Marcovaldo che, sollevato dall’equivoco, riprende a tagliare i cartelloni, mentre l’unico suono nella notte illuminata dalla luna è quello della sua sega che lavora il “legno” dei cartelloni.