“Il giorno della civetta” è un film del 1968 diretto da Damiano Damiani, basato sul romanzo di Leonardo Sciascia. La storia si svolge in un piccolo paese della Sicilia e racconta le indagini del capitano Bellodi, un ufficiale dei Carabinieri, su un omicidio legato alla mafia.
Salvatore Colasberna, un imprenditore, viene ucciso a colpi di fucile mentre guida il suo camion su una strada di campagna. Anche se ci sono testimoni, nessuno vuole parlare per paura della mafia. Bellodi, che è originario di Parma e da poco è arrivato in Sicilia, deve affrontare questo caso difficile.
Le sue indagini si concentrano su due sospettati principali: Rosario Pizzuco, un piccolo mafioso locale, e don Mariano Arena, un potente boss mafioso. Colasberna non voleva pagare il pizzo alla mafia, e questo potrebbe essere il motivo per cui è stato ucciso. Bellodi interroga anche Rosa Nicolosi, la moglie di un contadino scomparso poco dopo l’omicidio. All’inizio, Rosa non vuole collaborare, ma poi dice al capitano di aver visto suo marito parlare con un uomo poco prima di scomparire.
Man mano che l’indagine va avanti, Bellodi si scontra con il silenzio dei cittadini e la corruzione delle istituzioni locali. Nonostante riesca a raccogliere alcune prove contro Pizzuco e don Mariano, queste non sono sufficienti per condannarli. Bellodi si rende conto che la mafia è molto potente e radicata nella società siciliana.
Alla fine, un piccolo mafioso chiamato Zecchinetta confessa che Pizzuco ha eseguito l’omicidio su ordine di don Mariano, ma il sistema giudiziario corrotto non permette a Bellodi di arrestarli. Bellodi viene richiamato a Parma dai suoi superiori, che non vogliono più problemi in Sicilia. Prima di partire, saluta don Mariano, che ammette indirettamente la sua colpevolezza, ma sa che il sistema mafioso lo proteggerà.
Il film si conclude con Bellodi che ritorna al nord Italia, triste e deluso, consapevole di aver fatto tutto il possibile ma senza essere riuscito a cambiare la situazione. Intanto, i mafiosi continuano le loro attività criminali senza essere disturbati.